I Domenica di Avvento
28 novembre 2021
25Vi saranno segni nel sole, nella luna e nelle stelle, e sulla terra angoscia di popoli in ansia per il fragore del mare e dei flutti, 26mentre gli uomini moriranno per la paura e per l’attesa di ciò che dovrà accadere sulla terra. Le potenze dei cieli infatti saranno sconvolte. 27Allora vedranno il Figlio dell’uomo venire su una nube con grande potenza e gloria. 28Quando cominceranno ad accadere queste cose, risollevatevi e alzate il capo, perché la vostra liberazione è vicina».
34State attenti a voi stessi, che i vostri cuori non si appesantiscano in dissipazioni, ubriachezze e affanni della vita e che quel giorno non vi piombi addosso all’improvviso; 35come un laccio infatti esso si abbatterà sopra tutti coloro che abitano sulla faccia di tutta la terra. 36Vegliate in ogni momento pregando, perché abbiate la forza di sfuggire a tutto ciò che sta per accadere e di comparire davanti al Figlio dell’uomo».
Il brano di oggi ci ricorda quello ascoltato di recente secondo l’evangelista Marco, infatti per molti aspetti Luca lo ha ripreso nella sua descrizione, anche se vi aggiunge delle precisazioni che ci possono essere utili per fare nostro il testo ascoltato. Luca infatti non si limita a descrivere, con linguaggio apocalittico, gli eventi che si prospettano alla fine dei tempi, ma descrive le conseguenze sulla vita delle persone: “angoscia di popoli in ansia… uomini che moriranno per la paura”… stati d’animo che spesso coinvolgono anche noi quando siamo di fronte a situazioni che ci spiazzano. L’evangelista non usa mai questi termini per descrivere lo stato d’animo di Gesù durante la sua vita, e tantomeno al momento della sua passione; la paura infatti si manifesta per la mancanza di fede, dei discepoli quando lo vedono dopo la sua risurrezione scambiandolo per un fantasma, del servo che sotterra la moneta ricevuta dal padrone, di chi teme quelli che uccidono il corpo ma non possono fare più… Non penso ci voglia molto a capire che le decisioni prese finché si è nell’angoscia, nell’ansia o nella paura non sono sagge e non hanno futuro. Ecco perché Gesù affronta la sua vita, e anche la sua passione, con la libertà di chi vuole vivere fino in fondo il suo desiderio di rendere migliore la vita degli altri! Chi non si lascia prendere la questi stati d’animo cosa vede allora? “Vedranno il Figlio dell’uomo venire, potranno ergersi fieramente, guardare in alt,o e riconoscere la propria prossima liberazione”. Qualcuno potrebbe obiettare: ma come poter riconoscere la liberazione quando tutto sembra andare di male in peggio? L’evangelista da alcune indicazioni importanti: “Attenti a non farvi prendere dall’affanno della vita…” che non è il giusto darsi da fare, ma l’agitazione inconcludente, di chi rincorre le centomila cose da fare perdendo il senso di quello che si sta facendo, e della vita! Altra indicazione: “Vegliate pregando” siate cioè come le sentinelle che scorgono prima di tutti cosa sta accadendo e avvisano gli altri, una capacità che si ottiene ascoltando la Parola di Dio e lasciandoci mettere in discussione da essa! Qual è l’obiettivo? “Presentarci davanti a Dio e alle prossime generazioni a testa alta”, consapevoli di aver fatto il meglio che potevamo, senza ricercare il nostro interesse ma quello di chi verrà dopo di noi! Ci viene offerta un’altra occasione con questo Avvento per prendere in mano la nostra vita e costruire con essa un mondo nella giustizia e nella pace.
PREGHIERE DEI FEDELI
La speranza rinasce nei nostri cuori con l’inizio del tempo di Avvento. Perché attraverso la pratica della buona politica, del servizio disinteressato e del dialogo sociale permanente, facciamo crescere nel mondo i frutti della pace e della giustizia, necessari per dare dignità alla vita di ogni essere umano e salvaguardare il creato. Preghiamo
“Un pellegrinaggio alle sorgenti”: così Papa Francesco definisce il suo prossimo viaggio apostolico internazionale che, dal 2 al 6 dicembre, lo vedrà a Cipro e in Grecia. Perché animati dalla fraternità, dai valori della cultura europea, e dall’umanità che ci accumuna, sappiamo affrontare la pandemia e la crisi climatica in spirito di accoglienza reciproca. Preghiamo
Papa Francesco si è rivolto all’Azione Cattolica esortandola ad annunciare il Vangelo a tutte le persone e a tutti gli ambienti. Perché, sostenuti dai santi e beati laici dell’Azione Cattolica, sappiamo anche noi camminare con tutte le persone, senza pregiudizi, senza paure, senza classificazioni e senza sentirci regolatori della fede di nessuno. Preghiamo
Il mondo è spaventato dall’evoluzione del coronavirus, a causa della nuova variante Omicron che corre dal Sud Africa all’Europa. Perché, consapevoli che nei Paesi più poveri solo il 5% della popolazione ha ricevuto due dosi del vaccino, si proceda ad una moratoria sulla proprietà intellettuale per consentire una produzione di vaccini a basso costo. Preghiamo
La realtà odierna delle migrazioni è un fenomeno molto complesso, e purtroppo ci sono gruppi criminali che ne approfittano, e i migranti rischiano di essere così strumentalizzati all’interno dei conflitti geopolitici, cessando di essere persone e diventano solo numeri. Perché sappiamo sostenere una buona politica, per aiutare chi ha responsabilità di governo a fare scelte che uniscano il sano realismo con il rispetto della dignità umana. Preghiamo